L’industria della carne è una delle più distruttive per l’ambiente che esista sulla faccia della Terra.
La pratica dell’allevamento e della macellazione di maiali, vitelli, pecore, tacchini e polli non solo sfrutta vaste aree di terra ed enormi quantità d’acqua, ma è anche la maggiore responsabile delle emissioni di gas serra nell’ambiente anche più della stessa industria automobilistica.
L’industria ittica sta letteralmente saccheggiando l’oceano delle sue forme di vita e circa il 50% del pesce preso negli oceani una volta trasformato in farina serve per nutrire mucche, maiali, pecore, ecc. Pensate servono circa 50 pesci, presi dai nostri mari, per nutrire un salmone d’allevamento.
Abbiamo trasformato le nostre mucche domestiche nei più grandi predatori marini del pianeta. Le centinaia di milioni di mucche che pascolano nei prati e scoreggiano metano consumano più pesce di tutti gli squali, delfini e foche del mondo messi insieme. I nostri gatti domestici consumano più pesce, specialmente tonno, di tutte le foche al mondo.
Allora perché i più importanti gruppi ambientalisti al mondo non conducono campagne contro l’industria della carne? E perché il film “An Inconvenient Truth” dell’ex vice presidente americano Al Gore non denuncia la scomoda verità secondo cui l’industria della macellazione produce più emissioni di gas serra dell’industria automobilistica?
Non c’è pesce a sufficienza negli oceani per nutrire 6.6 miliardi di persone e altri 10 miliardi di animali domestici. Questo è il motivo per cui le industrie della pesca commerciale nel mondo stanno collassando. Ecco perché balene, delfini, foche ed uccelli marini stanno morendo di fame. Il cicerello, un tipo di pesce azzurro, per esempio, che è la prima fonte di cibo per la bellissima pulcinella di mare, è vicino all’estinzione per la pesca sfrenata a cui è stato sottoposto da parte dei pescatori Danesi che lo utilizzano solo per fornire farine di pesce agli allevamenti di polli.
C’è un forte legame tra il mangiar carne e la distruzione della vita nei nostri oceani.
In un mondo in cui le fonti di acqua stanno diminuendo alla velocità della luce, è una vera follia allevare centinaia di milioni di mucche che consumano più di 3500 litri di acqua per circa 500 grammi di carne di vitello prodotta.
E le fattorie di maiali in North Carolina producono così tanti rifiuti che hanno contaminato le falde acquifere dell’intero stato. Gli abitanti della North Carolina bevono escrementi di maiali insieme alla loro acqua ma per loro non è un problema visto che la disinfettano con il cloro.
Gran parte delle persone non vuole sapere da dove proviene la carne che mangiano. E non sono nemmeno interessate all’impatto che questo ha sull’ecologia. Ignorano completamente la cosa e anzi considerano la carne come qualcosa che arriva già impachettata nei negozi.
Ma poiché un senso di colpa di fondo c’è sempre, questo si manifesta sotto forma di rabbia e di presa in giro nei confronti delle persone che hanno uno stile di vita ambientalista come i vegani e i vegetariani.
Si può constatare questa situazione attraverso la costante emarginazione che mettono in atto i vari mezzi di comunicazione. Qualsiasi organizzazione, come la Sea Shepherd per esempio, che sottolinea le contraddizioni ecologiche del mangiar carne viene subito messa da parte come un’organizzazione estremista per i diritti degli animali.
Gli uomini non sono e non sono mai stati carnivori. Il leone è carnivoro, come lo è il lupo, la tigre e lo squalo. I carnivori mangiano animali vivi. Si avvicinano di soppiatto alla preda, la travolgono, la atterrano, la uccidono, e la mangiano con il sangue e con la carne a temperatura ambiente. Questa è la natura, un rosso brutale nei denti e nelle mandibole.
Non ho mai conosciuto un uomo che sia in grado di far questo. Sì, noi abbiamo trovato modi per uccidere gli animali. In effetti siamo diventati piuttosto efficienti per quel che riguarda l’uccidere. Ma non siamo in grado di mangiare la preda fino a che non è stata tagliata e cucinata e ciò solitamente richiede del tempo tra l’uccisione e quando verrà mangiata. Può essere un’ora come anni.
Le nostre abitudini alimentari sono più vicine all’avvoltoio, allo sciacallo o altri mangiatori di carcasse. Ciò significa che non possiamo descriverci come carnivori. Potremmo meglio descriverci come mangiatori di cadaveri. Credo proprio che non ci sia niente di nobile nel mangiare un cadavere.
Considerate che alcune mucche che la gente mangia sono morte da mesi e in alcuni casi da anni. Morte e mantenute in congelatore, piene di acido urico e batteri. È un cadavere in decomposizione.
Ma basta negare un po’ la realtà dei fatti per poter addentare tranquillamente un Big Mac o tagliamo qualche costata.
Però quella costata da mezzo chilo equivale 4000 litri d’acqua, a qualche ettaro di prato, qualche pesce, un ottavo di ettaro di grano, ecc. A che cosa serve quindi fare una doccia più breve come ci invita a fare Greenpeace se poi ci sediamo e consumiamo 4000 litri di acqua mangiando un solo pasto a base di carne?
Inoltre ottenere questa quantità di carne costa tanto quanto le risorse vegetali equivalenti per sfamare un intero villaggio africano per una settimana.
Il problema è che scegliamo di vedere le nostre contraddizioni solo quando ci fa comodo e quando non ci fa comodo, semplicemente passiamo in uno stato d’incredulità e mangiamo lo stesso quella bistecca, perché, ehi! ci piace il sapore di carne marcia alla sera.
Ma c’è qualcuno che sa realmente cosa c’è in un hot dog? Sappiamo che il ministero della salute permette una percentuale accettabile di parti di scarto, escrementi di roditori e altre schifezze nel mix.
E poi esce fuori che il tonno non può essere mangiato dalle donne incinte o dai bambini piccoli per gli elevati livelli di mercurio. Allora il mercurio fa bene agli adulti e alle donne non incinte? Ma che cosa ci stanno raccontando?
Mangiare carne o pesce non solo è nocivo per l’ambiente ma è anche nocivo per la salute.
In conclusione, per essere protezionisti e ambientalisti dovete praticare e promuovere il vegetarianismo e meglio ancora il veganismo.
È lo stile di vita che lascia l’impronta ecologica meno profonda, utilizza minori risorse e produce minori emissioni di gas serra, è più sano e soprattutto così non sarete degli ipocriti.
In effetti un vegano che guida una Hummer (un fuoristrada) produce meno emissioni di gas serra rispetto ad una persona che mangia carne e va in giro in bicicletta.
Fonte: Permaworld.org, A Very Inconvenient Truth, cap. Paul Watson, SeaShepherd, aprile 2007 –
Link: www.agireora.org